Oggi Biblioteca Comunale intitolata ad Alessandro Manzoni, Villa Visconti Crivelli si trova all’interno del parco comunale trezzese.
L’affaccio panoramico sul fiume Adda con vista sulla Centrale Taccani e sul Castello Visconteo ne fanno un luogo di villeggiatura pregiato per le famiglie nobiliari milanesi. Un piccolo scrigno che oggi offre ai visitatori i suoi 500 anni di storia, tra le sue sale visitabili e le collezioni d’arte della famiglia Crivelli. Raccolte nel piccolo museo, la Quadreria Crivelli vanta opere a partire dal 1400 fino al 1800, tra cui una pregevolissima Madonna con Bambino di scuola Leonardesca, una visita che ripercorre la ricca e raffinata collezione del marchese Vitaliano Crivelli.
VIENI A VISITARLA
- Venerdi 14.30- 16.30/Sabato mattina dalle 10 alle 12 accesso indipendente senza visita guidata. Non è necessario prenotare.
- Sabato pomeriggio, Domenica e festivi pomeriggio dalle 14.30 alle 17.30 accesso indipendente senza visita guidata. Non è necessario prenotare.
- Sabato pomeriggio, Domenica e festivi pomeriggio visite guidate alle ore 14.30, 15.30, 16.30. E' richiesta prenotazione a questo indirizzo mail almeno 24 h prima della visita. In loco possibilità di inserimento solo su posti residui (gruppi da massimo 15 persone). Attenzione: le visite guidate hanno sempre priorità di ingresso sul libero accesso.
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Accesso senza guida sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 (5 euro adulto, gratis da 0 a 11 anni)
Accesso con guida sabato 14.30 - 16.30 (5 euro adulto, gratis da 0 a 11 anni) PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA(pagamento in loco) CLICCA QUI
Accesso con guida domenica 10.00 - 11.30 - 14.30 - 15.00 -16.00 - 16.30(5 euro adulto, gratis da 0 a 11 anni) PRENOTAZIONE (pagamento in loco) OBBLIGATORIA CLICCA QUI
ANTONIO LIGABUE 1899 - 1965 :
Nei suoi quadri trovarono espressione le sensazioni e i sentimenti che l'artista non riusciva a esprimere con le parole. Non aveva bisogno di modelli e dipingeva attingendo le immagini dalla propria non comune memoria visiva: tutto ciò che cadeva sotto i suoi occhi veniva registrato, rielaborato e riutilizzato all'occorrenza per creare scene dal forte potere evocativo. I ricordi dell'infanzia, i paesaggi, gli episodi quotidiani, i film, le cartoline, i libri divenivano parte del suo patrimonio iconografico. A queste fonti di ispirazione, si accosta una conoscenza più "colta", acquisita da stampe o pubblicazioni d'arte, delle opere di Vincent van Gogh, di Gustav Klimt, dei fauves e degli espressionisti tedeschi, con cui alcuni suoi quadri presentano indubbie analogie estetiche e stilistiche.
Tra i vari soggetti, Ligabue predilige ritrarre animali, sia domestici sia esotici, in situazioni di quiete o di tensione (agguati, aggressioni, lotte); ma sono frequenti nei suoi quadri anche le scene di vita quotidiana (i campi e l'aratura), i paesaggi svizzeri, la caccia.
I dipinti realizzati da Ligabue tra la fine degli anni venti e gli anni trenta hanno un impianto piuttosto semplice. I colori sono molto diluiti e spenti, i contorni risultano sfumati e i soggetti dominanti sono sempre gli animali, ma rappresentati statici e di profilo.
A partire dagli anni quaranta l'artista si cimentò nella produzione di autoritratti, nei quali si raffigurava principalmente in posizione pressoché frontale, con il volto girato a sinistra e lo sguardo rivolto a destra, quasi sempre a mezzo busto, dedicando cura alla descrizione dell'abbigliamento e all'espressività, soprattutto degli occhi.
La produzione pittorica degli anni quaranta è caratterizzata inoltre da un arricchirsi della tavolozza di gamme cromatiche sempre più accese: il colore assume connotazioni espressionistiche e la pennellata diviene più corposa. La staticità iniziale lascia così posto alla rappresentazione del movimento. L'attenzione si concentra sempre più nella definizione dell'immagine in primo piano, mentre lo sfondo è reso con macchie di colore.
Negli anni cinquanta, il periodo più prolifico, l'uso dei colori ancora accesi, violenti, espressionistici, divenne allora più libero e la linea scura di contorno delle figure in primo piano acquisì maggiore evidenza, quasi a volerle staccare dallo sfondo. Inoltre, divennero più frequenti gli autoritratti a figura intera.
È inoltre da ricordare che Ligabue non datava le proprie opere e per questo, e gli altri elementi, difficoltosa la catalogazione della sua opera.
Scultura
Parallelamente alla produzione pittorica si colloca quella scultorea. I soggetti delle opere scultoree dell'artista erano ancora una volta gli animali, dapprima rappresentati statici, poi sempre maggiormente resi nel movimento e nella descrizione dei particolari.
A causa della tecnica adottata, tuttavia, molte delle sculture di Ligabue sono andate perdute: l'artista, infatti, modellava i suoi soggetti con la creta del Po, resa più malleabile attraverso una lunga masticazione; mentre il ricorso alla cottura, che le avrebbe rese meno deperibili, fu un'acquisizione solo degli ultimi anni.
Costi STANDARD:
- GRATUITO: Bambini (0-5 anni); Disabili + accompagnatore; Abbonamento Musei Lombardia; Scuole di Trezzo
- Ragazzi (6-12 anni): € 2,00
- Adulti: € 4,00
GRUPPI:
è possibile prenotare le visite nelle mattine di
MARTEDì
MERCOLEDì
VENERDì
SABATO
Il costo della visita è di € 45 a gruppo (15 persone max)
over 65 e scuole 15 € a gruppo (15 persone max)
La visita comprende un inquadramento della Villa Crivelli in cui la mostra è allestita e dura circa 50 min.